venerdì 28 settembre 2012

Gatti liberi di girare per il condominio: sentenza storica a Milano.

È il Corriere della Sera a dare la notizia:
un giudice civile del tribunale di Milano ha riconosciuto ai gatti senza padrone la possibilità di aggirarsi e nutrirsi nelle aree urbane, anche all’interno dei palazzi di proprietà.
Il diritto di questi straordinari felini sarebbe sancito dalla legge 281 del 1991, evidentemente mai applicata prima.
L’occasione, in questo caso, è scattata quando una coppia di inquilini della periferia milanese ha denunciato una vicina “gattara”, chiedendo esplicitamente la rimozione dal palazzo delle ciotole con cui abitualmente nutriva i gatti; l’allontanamento della stessa colonia dall’abitazione; il riconoscimento di un risarcimento per danni morali a tutti i condomini.
Peccato che il giudice incaricato del caso, invece che condannare la donna, abbia deciso di legittimare una volta per tutta l’esistenza di colonie feline, secondo una semplice teoria: i gatti sono animali socializzanti, non possono essere definiti randagi, come invece accade per i cani. I felini sotto accusa devono quindi essere liberi di vivere il loro territorio, conquistando e vivendo nel proprio habitat, definito appunto colonia felina (ovviamente la loro presenza deve essere censita e dichiarata all’anagrafe canina regionale).
Duro colpo dunque, per chi pensava di esser legittimato a cacciare questi poveri animali da condomini e giardini: niente più catture, gabbie, o addirittura bocconi avvelenati.
Anzi, questa potrebbe essere la volta buona perché l'elegante felino, da sempre abitante di corti e spazi urbani, possa tornare ad animare serenamente la città, facendosi carico, al tempo stesso, di regolare la presenza dei ratti, inquilini con cui meno piacevolmente si divide il terrazzo di casa.

Nessun commento:

Posta un commento